Toyo Mon Amour – Le foto
domenica, 30 Gennaio 2011
TOYO MON AMOUR, MOSTRA DI CALICI ROTTI E DIBATTITI APERTI.
Toyo Ito e Pescara, un rapporto particolare, a volte difficile: un rapporto che ha portato a ispirarci e proporre quella che può essere definita una “mostra-provocazione” che, partendo da un esempio di rapporto locale, abbraccia una tematica più vasta a livello culturale: che rapporto può esistere tra l’arte contemporanea e l’Abruzzo? Quanto può essere valorizzata o apprezzata? Quanto può essere definita nei giusti spazi? In vista dei futuri cambiamenti della piazza: quanto Pescara e l’Abruzzo hanno un respiro “contemporaneo”?”.
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IO (NON) SONO QUI – MARCO PACE AS PAZIENZA – Le foto
domenica, 30 Gennaio 2011
MARCO PACE AS PAZ ALL’OVERLOOK DI PESCARA, 5 GENNAIO 2011
Serata indimenticabile,evento creativo riuscito.
Grazie a Marco, Dany e Paolo per aver approfondito e stravolto una mia idea 🙂
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IO (NON) SONO QUI – OMAGGIO AD ANDREA PAZIENZA
giovedì, 30 Dicembre 2010
VISUAL PUBBLICITARIO PER “IO (NON) SONO QUI”,
ILLUSTRAZIONE DI MARCO PACE, GRAFICA DI LUCA DI FRANCESCANTONIO.
IDEA DI EVENTO CULTURALE A CURA DI LUCA DI FRANCESCANTONIO E DANIELA NATIVIO
PER IL CIRCOLO CULTURALE OVERLOOK, PESCARA
Andrea Pazienza rimarrà sempre un punto di riferimento, per il vissuto, per il segno e per l’estrema vivacità del suo genio, per ogni persona sensibile all’arte e alla comunicazione. Negarlo significherebbe essere molto distratti, o peggio, molto inadeguati a quella che è la ricezione della sensibilità della creatività dei nostri tempi e non basterebbero cento scuse di questo mondo per farmi cambiare idea: Pazienza vive.
Pescara non può rimanerne indifferente, visto che ha avuto l’onore di ospitare il Paz ai tempi del liceo, e non ne rimane indifferente soprattutto il Circolo Culturale Overlook che ha accolto di buon grado l’idea (folle?) venuta a me e Daniela Nativio (sua l’idea del titolo, provocando il “pescarese”) di lasciare un artista giovane e libero come Marco Pace, lancianese, diplomatosi in Pittura Informale presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, di “interpretare” Pazienza a suo modo, davanti a tutto il pubblico che lo guarderà: una perfomance in cui disegnerà dal vivo lasciando che chi osserva possa partecipare al procedimento creativo il più possibile vicino all’artista e alla sua tela.
A seguire un documentario a cura di Paolo Ferri e Peperonitto Film e un incontro con Roberto Battestini, autore della graphic novel “Fratelli”.
Tutto questo all’Overlook, via dei Marrucini 51, Pescara mercoledì 5 gennaio 2011 ore 21.30.
Non mancate!
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Bed-in and Wake-Up!
martedì, 05 Ottobre 2010
Per Intercity Magazine e per il John Lennon Tribute 2010
che si terrà presso il Wake Up ! di Pescara
una mia idea di “evento-conferenza stampa”.
L’idea è quella di accogliere i giornalisti e gli appassionati all’interno di un mini evento-spettacolo ad hoc per loro, presso la Galleria White Project di Pescara, mercoledì 6 ottobre alle ore 11.00.
Evento definito “Bed-In”, ovvero una rappresentazione/interpretazione all’interno di un letto posto di fronte gli invitati.
Artista d’eccezione che interpreterà alcuni brani tradotti di Lennon nonché protagonista al centro di quel letto-palco, sarà Solidea Ruggiero, scrittrice intensa e una delle menti più brillanti che ho avuto modo di conoscere quest’anno e che ha gentilmente accolto la mia sfida di interpretare il genio particolare di John.
Solidea la trovate su http://www.myspace.com/solidear con i suoi progetti di IdeaSolida, non mancate di sbirciare!
La ricerca dei testi è di Vincenzo D’Aquino, mente di Intercity Magazine, ideatore del Tribute che si terrà al Wake Up l’8, e che ha avuto modo di selezionare un Lennon alternativo, con testi rari e diversi dal consueto genio che conoscevamo.
Ho avuto l’ispirazione da una vecchia foto che avevo impressa nella mente in cui John Lennon e Yoko Ono erano in un letto bianco e accoglievano giornalisti e fotografi attorno nella stessa stanza, unicamente per parlare di pace. Immagine immediata che poi ho saputo chiamarsi “bed-in”.
Per Lennon un “bed-in” era un “sit-in” di protesta, un modo per porre il discorso della pace in prima pagina sui giornali.
Noi tenteremo di riproporlo, certo, ma diversamente e con altre finalità.
Sarà interessante come esperimento di comunicazione di eventi, quindi c’è tutto il brio della ideazione di quei 20 minuti che porteranno a concepire una conferenza stampa anche come evento di spettacolo e quindi con un contenuto in più. Siete chiaramente invitati!
Nell’immagine da me disegnata ho schizzato a matita velocemente una Solidea senza volto, senza Lennon accanto, con occhi e labbra che volano via, a significare le parole e le interpretazioni che arriveranno al pubblico a partire da quel momento.
Lennon è morto, non c’è, c’è solo un posto vuoto. Ma sono rimaste le sue parole ancora, appunto vive ancora nell’aria,
in questi anni in cui abbiamo bisogno ancora di pace come allora. E di arte.
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