Nuovo riconoscimento internazionale nel The Best Brand Awards.
Sono rientrato, anche questa volta, nella selezione 2018 del Best Brand Awards tra i migliori 20 logo-designer della sezione Europa-Russia, per il logo che ho progettato per l’evento artistico di Tabù, Eros in Mostra svolto a Roma nel 2017.
Come potete intuire il logo fa riferimento alla tematica erotica presente nella mostra culturale curata dall’organizzazione dello studio di marketing di Strategica. Nella sintesi ho voluto rappresentare, tra le lettere, le icone del fallo e dell’utero scambiandole per la “A” e la “U”, descrivendo un codice naturale tra i sessi in uno stile elegante e al tempo stesso di misurata provocazione, dimostrando di poter parlare di argomenti “tabù” senza cadere in linguaggi grafici fuorvianti o tendenzialmente volgari.
Un logo per pochi, insomma, che gioca con i significati di rappresentazioni semiotiche inconsce o ereditate dal pop o da una cultura maschilista da non seguire, ma rivisti in chiave critica e distaccata, descrivendo in sintesi il tabù dell’erotismo.
Vi riporto il video-blog del mio canale YouTube in cui descrivo meglio la nascita di questo marchio: https://www.youtube.com/watch?v=oGfUrtJhw2k&t=9s.
Un grazie di nuovo alla Jury 2018 del The Best Brand Awards e agli organizzatori di Tabù per questa occasione creativa.
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Video: cosa c’è dietro i loghi che progetto e altri concetti sulla grafica.
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Tabù – antico codice umano: un logo provocatorio, ma elegante.
Sono stato ben felice di progettare un logo difficile come quello dell’evento Tabù – antico codice umano – che si terrà dal 6 al 14 ottobre presso il quartiere Pigneto a Roma.
Come suggerisce il nome la mostra d’arte contemporanea si occuperà di ciò che è proibito e di ciò che non dovrebbe più esserlo, ispirando magari ad aprirsi e a parlare di ciò che è solo nascosto per convenzione o, forse, solo per educazione. C’è una matrice dedicata all’eros in modo particolare e quindi questo mi ha portato a giocare molto su quelle che sono le considerazioni su simboli e segni per convenzione proibita. Come potete notare, i più attenti avranno potuto intuire un modulo di natura… “fallica”, come i disegnini che si possono notare sui quaderni dei ragazzini o sui graffiti grezzi sui muri: la mia riflessione è partita da qui, da una certa cultura maschilista alquanto criticabile, che porta i segni già nell’adolescenza, ma senza avere un minimo di aderenza con la sessualità e sensualità vera dell’uomo. E’ un argomento sensibile, di cui parlerò meglio nella prossima news in quanto la mia azione su Tabù non si è limitata solo al logo.
Tornando al brand: utilizzando il modulo fallico come lettera “A” l’ho poi capovolto rendendolo “U” diventando anche profilo, di sintesi, di un utero con le corrispettive tube di fallopio (quasi U di utero, se mi fermo nel significato dei segni). In questo modo il marchio assume un equilibrio totale anche nel significato oltre che estetico, armonizzando un lato maschile e uno femminile nello stesso. Il tutto utilizzando un lettering che riporta alla memoria al concetto di “codice” o di “alfabeto” antico, come se fosse una scrittura ritrovata dopo secoli, ma che in realtà è radice dell’inconscio. Credo di aver fatto uno dei loghi più efficaci e belli di quest’anno, ricco di eleganza e significato, ma mi rendo conto che sarà anche altamente criticabile e non è detto che si possa comprendere l’evoluzione del simbolo “fallico” in un’altra consapevolezza assimilata: ma è qui che è il gioco. Toccare l’eros per me poi è un gradito quid, alla base se vogliamo di ogni ispirazione personale, innegabilmente.
Per chi interessato i ragazzi dello staff stanno aggiornando il sito dell’evento con le informazioni necessarie: erosinmostra.blogspot.it
Inoltre, sempre per chi ha interesse nel seguirmi, ho da poco aperto un canale su YouTube nel quale spiego alcuni lavori da me progettati, in particolare Tabù: www.youtube.com/watch?v=oGfUrtJhw2k&feature=youtu.be
Grazie, sempre, per l’attenzione.
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