Montesilvano Scrive
Progettazione logo festival letterario Montesilvano Scrive
Montesilvano Scrive, diretta da Alessio Romano,
da anni porta avanti un contest per giovani scrittori
contestualmente ospitando autori di importanza nazionale.
Da qui, quindi, l’esigenza di rivedere l’immagine cominciando
dal logo, utile a rappresentare un festival
sempre più di spessore.Il gufetto, simbolo di saggezza e attenzione
in determinate culture, è sempre stata la mascotte
dell’evento, per volere del direttore artistico:
l’ho reso più vivace ridisegnandolo,
sia per i colori sia per gli elementi inseriti
(pennini e matite).
Non mancate di passare dal 29 al 31 agosto
presso il prestigioso spazio BR1 di Montesilvano Colle
in cui si svolgeranno i vari “match d’autore”
e in cui sarà presente anche un piccolo gruppo
di (Con)Fusioni con una mostra di fotografia e pittura,
rinnovando la partnership culturale già avviata.
Euromec
Logo e visual Euromec.
richiesto dallo studio di comunicazione SabianLab
con cui sto di recente ottimamente collaborando.
Euromec è un’azienda di servizi di trasporto e logistica,
pronti 24 ore su 24 a fornire qualsiasi tipo di veicolo per ogni
tipo di lavoro pesante o emergenza.
Per me visualizzare un elefante collegato alle lettere E e M
è stato alquanto immediato: elefante come
simbolo di forza, trasporto e anche di esperienza (“memoria”).
E’ diventato quindi altamente aderente
ai concetti base della mission aziendale e, inoltre,
nel visual, il tocco di creatività è stato
nel renderlo giallo come uno dei colori del brand,
rendendolo così ulteriormente riconoscibile.
Headline: “Giganti nella forza e nell’esperienza”.
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(CON)FUSIONI 2014
(Con)Fusioni 2014
Come si vede dalle foto, che però riprendono solo una parte del tutto, la qualità è stata unica, anche quest’anno.
Un grazie a chi ha consentito tutto questo nei migliori dei modi: ai circa 150 creativi presenti, ai coordinatori che li hanno guidati, ai sostenitori del crowdfunding e agli sponsor e, ovviamente, al pubblico. Grazie, di cuore.
Dal reading in vetrina di D’autilio alla performance e installazione in piazza, dalle mostre satellite presso il Circolo Pickwick e Musica&Libri, fino alle esposizioni al Diocleziano e al Foyer Fenaroli si può intuire la grandezza di un progetto di dialogo culturale in evoluzione.
Troverete un interessante reportage del tutto sul nuovo numero di Intercity Magazine, sul podcast di Liberadio,it e sul servizio completo su AbruzzoLive.it. Inoltre foto e video su: enviconcept.com.
Vi lascio i link video:
www.youtube.com/watch?v=cG_uXQV0mEE
d’autilio window reading 01
www.youtube.com/watch?v=1XOCyK_Kkgg
d’autilio window reading 02
www.youtube.com/watch?v=bSNupNgdc7Q
d’autilio window reading 03
www.youtube.com/watch?v=MeCRoi-HCkg
d’autilio window reading 04
www.youtube.com/watch?v=FXe594nkWL0
“chiave di volta” performance di nicola antonelli
www.youtube.com/watch?v=kMI-pf7ozbg&feature=youtu.be
angie schroeder e gianni de chellis
interpretano einaudi (piano e chitarra elettrica)
I Giorni dell’Assenzio
Progettazione logo e visual per I Giorni dell’Assenzio.
creativamente più soddisfacenti.
Devo ringraziare il gruppo rock de I Giorni dell’Assenzio
e la loro etichetta discografica, la Ridens, per l’estrema fiducia data.
E del tutto ripagata visto l’estrema soddisfazione di tutti.
Il logo riprende il gioco della G e della A in corsivo,
combinate e disposte riflesse, per favorire il tutt’uno
tipico della forza di determinati simboli.
Diviene una sorta di tatuaggio, marchio di appartenenza,
visivamente forte da essere facilmente memorizzabile
e, soprattutto, assimilabile e associabile al gusto indie della band.
Un marchio indelebile, una nuova lettera dell’alfabeto,
un ideogramma intriso di vissuto.
Il visual della copertina si basa sull’ispirazione del titolo.
Quando ho letto “Immacolata solitudine” ho avuto l’idea.
Una donna che inserisce un ventaglio di soldi nei propri slip
indica la violazione del mondo materiale nel proprio corpo
e nella propria vita.
Tutto ciò che è tangibile e influenzato dai soldi
ha letteralmente violato e corrotto la vita di ciascuno di noi,
pur di essere qualcuno tra gli altri.
La solitudine immacolata ne è, quindi, una diretta vergine conseguenza.
La solitudine della persona è sigillata e costretta nel proprio scrigno interiore
in un opprimente esterno corroso.
Devo ringraziare il fotografo Giovanni Colaizzi
per come ha saputo interpretare l’idea che volevo.
Ottimamente, direi.
Poi ho voluto aggiungere il rosso che ha reso
ancora di più personale la forza visiva,
ad indicare la passione e il pericolo del mondo.
Invito tutti ad ascoltare l’album appena uscito,
basta “cercare” la Ridens Record per ogni gentile info.
(O anche chiedermi).
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